CAMPORESE, Il retroscena sulla cessione all'Empoli

Dopo il suo esordio furono solo complimenti. L'avventura in prima squadra di Michele Camporese sembrava essere cominciata nel migliore dei modi, poi però lungo la strada la fiducia è venuta meno. E così, dopo una non esaltante esperienza al Bari e il ritorno a Firenze con tanto di ritiro a Moena nelle scorse settimane, la società viola ha aperto le porte alla cessione.

Secondo quanto raccolto da Firenzeviola, tuttavia, non proprio tutto è andato come si pensava, o almeno come si voleva visto che l'obiettivo era quello di una cessione a titolo temporaneo. Con il contratto in scadenza nel 2016, infatti, i viola avevano proposto un rinnovo a Camporese prima di un'eventuale cessione. Da parte sua, però, il difensore ha rifiutato l'offerta minacciando lo svincolo a costo zero dal prossimo febbraio.

Davanti a una situazione del genere, perciò, la Fiorentina ha dovuto acconsentire alla cessione a titolo definitivo del difensore, oggi in forza all'Empoli. Una cessione che, differentemente da quanto capitato con Piccini al Betis Siviglia, non prevede il cosiddetto "diritto di ricompra", bensì una semplice percentuale sulla futura cessione.