CORVINO, I tifosi ci lascino lavorare...

16.07.2007 07:06 di Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Splende il sole sulla ridente Castelrotto in Alpe di Siusi, alcuni tifosi dedicano cori affettuosi a Prandelli e Mutu mentre il rumeno, insieme ai compagni, effettua una serie di test sul campo con un’attrezzatura sofisticatissima e assai costosa.
Ma il volto di Pantaleo Corvino non è radioso. Anzi è torvo come nelle giornate più uggiose. Colpa di chi o di cosa? Lo spiega lo stesso direttore sportivo viola attorniato dai neo acquisti Balzaretti, Vanden Borre, Lupoli e Hable. Il quinto, Mazuch, è impegnato ai Mondiale Under 20 con la Nazionale ceca con cui è appena approdato in semifinale. Quello di Corvino è un vero sfogo, troppe critiche, dice, e soprattutto senza senso.
«Ho avvertito tanto scetticismo verso il mio lavoro, e tutto questo perchè non è arrivato il grande campione. Lo ammetto, sono amareggiato. Ma non preoccupato. Intanto perché io e la Fiorentina, e lo dico con orgoglio, siamo riusciti ad anticipare alcuni colpi di mercato, quelli che sono accanto a me - afferma indicando Balzaretti e compagni - Si tratta di acquisti che vanno ad impreziosire un gruppo già importante, una squadra che, non dimentichiamolo, ha conquistato negli ultimi due anni un quarto e un terzo posto e ben 150 punti. Comunque io continuo a lavorare per cercare grandi giocatori e soprattutto gli elementi giusti per i posti giusti cercando di trasmettere serenità ai tifosi dopo le tante turbolenze vissute in passato».
Insomma, le critiche gli appaiono ingiustificate, il mercato - fa capire - è ancora aperto, le antenne sono sempre dritte, l’ obiettivo di completare questa Fiorentina è sempre prioritario a fronte della partenza di Toni e Reginaldo, del caso-Bojinov che agita inevitabilmente un po’ le acque, a fronte di alcune trattative avviate ma saltate in extremis come quella per Nocerino o che non si sbloccano e difficilmente ci riusciranno (Huntelaar e Ljungberg sul quale l’Arsenal pare aver definitivamente frenato).

E allora? Mentre resta vivo l’interesse per Semioli (prima o poi, sono tutti sicuri, l’affare andrà in porto) e per lo juventino Marchionni che Prandelli ha avuto a Parma, Corvino continua a lanciare messaggi rassicuranti: «C’è chi ci ha definito un cantiere aperto e questo non lo accetto. Questa Fiorentina è già una bella casa come dimostrano i risultati degli ultimi due anni. E se è vero che è andato via un Picasso, e mi riferisco a Toni, è altrettanto vero che ci sono rimasti tanti Van Gogh. Ecco perchè non sono preoccupato e non devono esserlo i tifosi».
Ribadisce poi di aver trattato tempo fa Barzagli con il Palermo ma poi tutto è rientrato: «E’ successo mentre Dainelli doveva decidere se rinnovare il contratto con la Fiorentina, appena l’ha fatto ci siamo tirati indietro anche perché Barzagli percepisce un ingaggio al di sopra dei nostri parametri».
E in ogni caso Corvino adesso preferisce coccolarsi i nuovi arrivati che dicono in coro: «Abbiamo deciso di dire sì alla Fiorentina perchè qui c’ è un progetto importante, ambizioso, a lungo termine e noi siamo felici di farne parte». Aggiunge l’ex juventino Balzaretti, pagato 3,8 milioni di euro, contratto fino al 2011: «Essere passato dalla Juve al club viola non lo considero un declassamento, specie quando ti accorgi di non essere più desiderato come è accaduto a me. Ho provato una sensazione poco gradevole. Anche per questo ho accettato con entusiasmo la Fiorentina, so che a Firenze il passato bianconero pesa ma io sono un giocatore che dà sempre tutto. Bojinov? Mi dispiace per la sua vicenda, spero che chiarisca prima possibile, non è bello che qualche tifoso lo contesti».