PLZEN, Tra assenze e orgoglio: viaggio tra i vittoriani

11.04.2024 11:18 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
Fonte: da Plzen - A. Di Nardo
PLZEN, Tra assenze e orgoglio: viaggio tra i vittoriani

Hlad je nejlepší kuchař. La fame è il miglior cuoco. Un detto che da queste parti conoscono bene. Lo conosce bene anche Miroslav Koubek, quasi mezzo secolo sulle panchine di tutta la Cechia conosciuta: servirà tutta la fame del mondo allo chef praghese per cucinare qualcosa di presentabile in una delle notti più importanti della storia del club. L'hanno definita così sia Koubek che Lukáš Hejda, 34 anni, una vita col rossoblu addosso, uno dei leader di una squadra piuttosto giovane ma soprattutto in piena emergenza. 

Souaré, Valenta, Jirka, Sykora, Durosimni, Dweh, Kopic. Questo non è l'abbozzo della formazione titolare del Viktoria Plzen, ma la lista di indisponibili (gli ultimi due squalificati, il resto infortunati o non in lista Uefa) per la partita contro la Fiorentina. Koubek sa che non è questo il modo migliore per arrivare a un quarto di finale della storia europea di un club ultracentenario, ma non mette mani avanti. Anzi, a chi in conferenza stampa gli chiede come farà il suo Plzen a competere contro una formazione più attrezzata senza metà rosa sorride e risponde: "L'importante è essere almeno in undici per il fischio d'inizio". Spirito boemo, di chi ne ha vissute di tutti i colori, iniziando ad allenare in una nazione che non c'è più, ancora sotto la piena influenza dell'Urss. Nell'arsenale accidentato dei cechi rimangono comunque alcune cartucce importanti: c'è il portiere Jedlicka, eroe degli ottavi col Servette con due rigori parati; c'è la spigolosa e ben assortita coppia centrale di centrocampo formata da Cerv e Kalvach; c'è poi il trequartista di fantasia, il ventiquattrenne Pavel Sulc, cresciuto nel vivaio del club e fresco di debutto in nazionale. Per il resto tutti ingredienti da inventare per Koubek.  (Questa la probabile formazione (3-4-2-1): 16 Jedlicka;3 Hranac, 2 Hejda, 5 Paluska; 21 Jemelka, 6 Cerv, 23 Kalvach, 22Cadu; 12 Traore, 31 Sulc; 15 Chory)

Tutta Plzen, gradevole città della Boemia occidentale, soffia forte su un gruppo capace comunque di fare la storia del calcio ceco nel nuovo millennio, quando nessuna squadra, né Slavia Praga né Sparta Praga, si era spinta così in là in una competizione europea: saranno in 12mila domani sera nel bussolotto rossoblù chiamato Doosan Arena, una scatoletta dalle modeste dimensioni a due passi dal centro. Come avere il Franchi a duecento metri da Piazza Duomo, solo che qua si chiama  nám Republiky (piazza della Repubblica), dove al centro c'è la Cattedrale di San Bartolomeo, che di fatto guarda da vicino l'impianto dei "viktoriani". Città di nicchia dell'Europa orientale, un vecchio volpone della panchina come padrone di casa, impianto da modalità predefinità di Pes08, cognomi repellenti alla pronuncia e tanta, tanta birra ad accompagnare tutto. Difficile trovare nel mondo qualcosa che gridi più "Conference League experience" di questo Viktoria Plzen-Fiorentina.

Qui sotto le foto realizzate dai nostri inviati a Plzen:

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