ITALIANO (S. STAMPA), L'avevamo preparata così

18.04.2024 22:22 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal nostro inviato - A. Di Nardo
ITALIANO (S. STAMPA), L'avevamo preparata così

Dalla sala stampa Manuela Righini del Franchi, parla Vincenzo Italiano. Il tecnico della Fiorentina ha commentato così il successo dei viola, capaci di aver la meglio nei supplementari del Viktoria Plzen (2-0, reti di Nicolas Gonzalez e Cristiano Biraghi): "Il corner del gol nasce da un tiro di Quarta. L'idea è nata dal fatto che loro non riuscivano a superare la metà campo e ho deciso di mettere tre giocatori bloccati dietro e tutti avanti. Dovevamo rischiare e forzare qualcosa, i rigori erano troppo rischiosi per noi. La scelta ha pagato: sono entrati tutti bene, Quarta, Sottil, Ikoné, Barak, Faraoni. Abbiamo vinto la partita ma potevamo farlo nei tempi regolamentari. Siamo comunque contentissimi di aver ottenuto la semifinale, la dedichiamo a Joe Barone, alla sua famiglia che era qui. Spero di aver regalato a loro e a Camilla (la moglie, ndr) un sorriso perché lo meritano".

Sulla possibile avversaria (o Brugge o Paok): "Il livello della Conference si è alzato ulteriormente. Arrivano insieme a noi tre squadre forti ma all'avversario ci pensermo dopo, godiamoci questa semifinale".

Così Italiano sull'abbraccio sul finire della gara con tutta la panchina:"Giocare ogni tre giorni è dura. Oggi abbiamo perso Bonaventura per la partita, Belotti era in dubbio e ha stretto i denti, Arthur al 60' dovevamo toglierlo. Avevo il timore dei supplementari e così è stato. L'abbraccio è stato un gesto liberatorio, per far capire cosa abbiamo fatto, noi, staff, calciatori, magazzinieri, tutti insieme".

Sui tanti impegni: "Noi pensiamo a tutte le competizioni, poi però ci sono i tanti impegni. Faccio l'esempio del Liverpool, che in tre giorni ha perso con l'Atalanta e in Premier. Succede, adesso va preparata la gara con la Salernitana perché c'è da mantenere alto l'entusiasmo. Alle volte siamo anche obbligati a cambiare per i tanti impegni. Qualcuno mi accusa di non riuscire a creare un undici titolare ma è quasi sempre una scelta forzata. Pensate a Bonaventura, oggi doveva fare la differenza e invece ha avuto un problema. Ma noi almeno su questo, sulle tante gare, abbiamo trovato il ritmo nel giocare, almeno a livello psicologico. Poi io personalmente sono soddisfatto perché a maggio, anche quest'anno ci giocheremo tanto a maggio, come fatto nel primo anno e anno scorso".

Sulla prestazione di Belotti: "L'ho chiamato in camera nelle ultime ore, ieri ha avuto un problemino ma mi ha confermato che poteva giocare. Per disponibilità è stato strepitoso e lo ringrazio. Poi non so come ha fatto il portiere a parare il suo tiro, ma per come gioca e si allena si merita di segnare".

Così invece sulla gestione degli sforzi nella doppia gara: "C'è chi sperava di vedere questi numeri offensivi anche all'andata. Ma a Plzen abbiamo scelto di non fare danni, non complicare il ritorno. Non volevamo subire gol fuori perché se prendi gol da una squadra come loro è difficile. Volevamo giocarci tutto in casa, strategicamente dare l'assalto al Plzen in casa, spinti dalla Fiesole. Ci è andata bene, ora vedremo come preparare le semifinali perché stavolta giochiamo l'andata in casa e il ritorno fuori. Ma questo era il piano qualificazione: giocarci tutto stasera. Poi stasera abbiamo avuto sfortuna, ma abbiamo preparato tutto alla grande".

E sulle condizioni di Bonaventura e il giallo a Nico Gonzalez dopo il gol: "Jack aveva già un problema alla caviglia. Pensavamo fosse risolto, ma rigiocandoci sopra col Genoa si è riacutizzato il problema. L'ammonizione di Gonzalez non l'ho capita ma ero più concentrato sul gol".