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01.12.2015 00:00 di Matteo Sestini Twitter:    vedi letture
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FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Terzo pareggio consecutivo per la Fiorentina di Paulo Sousa, due in campionato contro Empoli e Sassuolo ed uno in Europa Legue contro il Basilea. Con la vittoria casalinga del Napoli contro l'Inter la classifica, con il primo posto a soli due punti, resta assolutamente positiva. Con l'Empoli una formazione titolare ampiamente rimaneggiata e qualche errore arbitrale hanno portato a raccogliere un solo punto contro una squadra, quella di Giampaolo, che resta una delle più difficili da affrontare lontano dal Castellani. A Basilea un clamoroso rigore negato e la follia di Roncaglia hanno frenato la corsa europea della squadra di Sousa, che sarà costretta a giocarsi la qualificazione nell'ultima partita del girone che vedrà i viola fronteggiare al Franchi i portoghesi del Belenenses. Ieri sera al Mapei Stadium la Fiorentina non è riuscita a infrangere l'imbattibilità casalinga del Sassuolo e alla luce di questo dato il punto finale assume un valore diverso (oltretutto c'era anche qui un rigore su Ilicic non concesso dal direttore di gara). Si è notata una differenza evidente tra il ritmo tenuto dalla Fiorentina nelle due frazioni di gioco, con un primo tempo di grande intensità ed una ripresa piuttosto anonima, se non nel finale quando la squadra ha provato a fare qualcosa in più per vincere la partita.

Nonostante i tre pareggi consecutivi la squadra continua a dare segnali positivi e qualche calo di condizione può starci, dato che siamo quasi al giro di boa della stagione. Certo il tour de force è appena iniziato e toccherà a Sousa restituire energie al gruppo, fisiche e soprattutto mentali. I dati dicono che la Fiorentina è una squadra da ''onda d'urto'' iniziale. Il ritmo forsennato che impongono da subito i viola ha prodotto finora ben 15 reti nelle prime frazioni di gioco. Questo fa della Fiorentina la squadra più prolifica nei primi 45 minuti e per Sousa questa è stata, è e sarà un'arma preziosa per aggredire, anche psicologicamente, gli avversari. Questo è un dato importante dal quale ripartire già da domenica prossima, quando al Franchi arriverà l'Udinese di Colantuono e la Fiorentina dovrà fare di tutto per tornare alla vittoria in campionato. Per continuare a sognare, prima in Italia e poi in Europa, e riprendere la sana abitudine a vincere.