VENUTI, VOGLIO DIMOSTRARE DI POTER STARE QUA. A BRESCIA...

18.10.2019 14:19 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviato Niccolò Santi
VENUTI, VOGLIO DIMOSTRARE DI POTER STARE QUA. A BRESCIA...

Lorenzo Venuti, difensore viola, ha preso la parola nella sala stampa del Franchi "Manuela Righini" per presentare il suo rinnovo con la Fiorentina. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sul suo prossimo sogno: "La prima partita che ho giocato contro il Napoli. Poi dimostrare che posso stare qua, a casa mia, trovando più continuità. Col tempo certe cose si conquistano, non c'è fretta: lavoro ogni giorno per farmi trovare pronto".

Sui periodi difficili alla Fiorentina: "Ci sono stati anche quelli. Cinque anni di prestiti non sono pochi: dopo un po' ci si aspetta che sopraggiunga la meritocrazia, invece ho pensato di non poter tornare più a casa. Però dopo la vittoria del campionato, e soprattutto dopo che è tornato Pradè, ci siamo parlati. Sono contento di poter ripagare la fiducia riposta in me".

Sul Brescia: "C'è un tifoseria calorosa lì. Si tratta di una piazza difficile, ma come sempre cercheremo di fare la nostra partita".

Sul significato di rinnovare dove è cresciuto: "Non voglio parlare di bandiere, ma di ragazzi che raggiungono gli obiettivi che si pongono. Più che un ritorno a casa, lo vedo come una conquista di casa. Questo mi rende orgoglioso".

Sul modello di riferimento: "E' cambiato, poiché è cambiato il ruolo. Ma non riesco a direi chi sia il mio idolo, sarebbe troppo semplicistico".

Sull'entusiasmo dei tifosi ritrovato: "I fiorentini sono esigenti, il merito della nuova proprietà è stato quello di dare all'occhio dei tifosi un progetto su cui chiedere".

Sul suo accento fiorentino: "Nelle interviste passate ho cercato magari di mascherare l'accento, ma appena torno a casa ricomincio a parlare fiorentino. Sono contento di dover mascherare il mio accento un po' meno, adesso". 

Sul fatto di giocare con Ribery: "Era un sogno più che un obiettivo. Questo avvalora il mio percorso, delle mie presenze e della mia carriera. E' un attestato positivo che mi dà motivazioni in più nel credere in ciò che faccio".

Sui consigli da dare ai giovani delle scuole calcio: "A loro, come a chiunque voglia giocare a calcio, consiglio di lavorare e basta. Io ce l'ho fatta con il lavoro quotidiano, è certamente la miglior strada per realizzare gli obiettivi".

Sull'esperienza con Liverani al Lecce: "E' stata importante perché ci siamo guadagnati i risultati sul campo. Il mister è un allenatore forte che ha idee chiare di gioco. Ha dato un'identità alla squadra e penso sia il migliore complimento da fare".

Sul suo ruolo più adatto: "Io sono un terzino, ma ho fatto altri ruoli in momenti di necessità. Ovviamente ho i miei limiti ma credo di potermi definire il terzino, posso anche fare il quinto di centrocampo".

Sul sogno di giocare in Europa: "Credo sia l'ambizione un po' di tutti quando si è in Serie A. E' un obiettivo che un si dà e ci auguriamo di poterlo raggiungere già quest'anno, ma sarà solamente il campo a poterlo dire. L'importante è dare il massimo ogni domenica".

Su Balotelli: "E' un calciatore forte, l'interesse c'è sempre. Ma è un giocatore del Brescia".