TROPPO FORTI
Sono stati semplicemente, tremendamente, più forti. La Lazio ha vinto con merito la Coppa Italia Primavera, rifilando alla Fiorentina di Leonardo Semplici un netto quanto inappellabile poker. Gli scontri diretti stagionali, d'altra parte, parlano chiaro: tre vittorie biancocelesti (2-0, 3-1, 4-2) e un pareggio (1-1, sabato scorso), dieci gol fatti la Lazio contro i quattro della Fiorentina. Un abisso ben più profondo del punticino che nel girone C di campionato separa le due squadre nelle prime due posizioni della classifica.
Certo, se la gara di andata dei viola (sbloccata nel primo tempo da Gondo) era stata pesantemente condizionata dall'episodio (a inizio ripresa) del rigore più espulsione di Empereur, ieri al Franchi la partita è durata appena venti minuti. Il tempo per la Lazio di sbloccare il risultato con Lombardi, su una mezza dormita della difesa viola su calcio d'angolo, e poi di raddoppiare con la prima volata di Crecco, un classe 1995 con numeri da vero attaccante. La serataccia viola - sotto gli occhi di Montella, Prandelli, e tanti giocatori della prima squadra - è proseguita fra l'errore di Bangu dal dischetto, un po' di sfortuna e tanta ingenuità.
Il Franchi, con poco meno di 6.000 spettatori fra tribuna e maratona, ha comunque capito. Esultando al secondo gol di Bangu che ha fissato il risultato sul 2-4 e riservando applausi ai giocatori viola che si sono comunque conquistati la medaglia d'argento. Perché questa Lazio è stata più forte, e soprattutto è assai più "grande", visto che l'età media dei titolari biancocelesti (in campo con due 1994) era sensibilmente più alta rispetto a quella dei viola.
Una Fiorentina che gioca un bel calcio (l'obiettivo, come avviene in casa Barça, è ricalcare la mentalità dei grandi) e che può solo crescere, in vista di un finale di stagione che vedrà i viola in campo per giocarsi lo scudetto. Resta la maledizione degli Inzaghi: alla Viareggio Cup è stato Pippo (allenatore del Milan) a eliminare la Fiorentina in semifinale, ieri è stato Simone (con la Lazio) a regalare un dispiacere ai viola. Adesso, in vista del terzo obiettivo stagionale, meno male che son finiti gli Inzaghi, verrebbe da dire...
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