SERVIVA VINCERE

19.09.2014 01:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SERVIVA VINCERE
FirenzeViola.it
© foto di foto Federico De Luca

Non il pubblico delle grandi occasioni. Non la Fiorentina più bella e divertente di sempre. D'accordo, e nemmeno gli avversari più ostici da affrontare. Ma intanto arriva anche la prima vittoria stagionale, firmata peraltro da un Cuadrado sempre più garanzia di pericolosità offensiva, da un Vargas più a suo agio da esterno che non da interno e da un Bernardeschi sempre più interessante. Su tutti gli altri problemi, evidentemente, si rifletterà tra qualche ora in attesa di prepararsi alla trasferta di Bergamo.

In effetti la gara contro il Guingamp non verrà ricordata negli annali del bel calcio, ma i primi tre gol, e i primi tre punti non possono che avere un effetto taumaturgico su tutto l'ambiente viola. Si dirà che Gomez non ha trovato il gol, ma la propensione diffusa da parte di tutti a cercare il tedesco in area di rigore è un bel segnale. Perchè se i pallloni giocabili aumenteranno, Mario saprà crescere in condizione e cattiveria.

Restano allora le indicazioni più che interessanti offerte da qualche volto nuovo. Kurtic su tutti, e perchè no lo stesso Badelj, che hanno fatto vedere sprazzi intriganti di gioco. E lo stesso Micah, il cui strapotere fisico è tutto un programma. Lo sloveno si è imposto con una gara a tutto campo e l'assist al bacio per il gol di Vargas, il croato si è fatto notare con un paio di lanci particolarmente precisi. Quanto a Basanta, o ancora a Tatarusanu (che però è stato autore di un bell'intervento su Beauvue), serviranno altri test per rendersi conto del loro valore.

Una vittoria che serviva, in altri termini, e grazie alla quale cominciare a ricercare un po' più di serenità dopo le due gare d'inizio campionato. Alla Fiorentina occorreva quanto meno ritrovare il passo dei risultati positivi, a Montella invece le prime risposte di qualche nuovo acquisto. A tutto questo è servita la prima serata europea della stagione. E poco male se Super Mario è rimasto ancora a secco. Adesso gira tutto storto, con un pizzico di fortuna il vento (continuiamo ad esserne certi) cambierà.