PRIMI BILANCI

24.07.2016 01:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
PRIMI BILANCI
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© foto di Giacomo Morini

IL CLIMA - Si è chiuso il ritiro di Moena, con l'ultima amichevole di ieri contro i greci del Panetolikos. Tempo di primissimi bilanci per la Fiorentina e chiaramente anche per coloro che hanno deciso di seguire la squadra in ritiro. Un ambiente tutto sommato tranquillo quello che ha accompagnato la Fiorentina in questa prima parte della preparazione estiva, seppure sia innegabile come le presenze e l'entusiasmo siano state inferiori ad altre occasioni. Chi segue generalmente la squadra viola anche sulle montagne sceglie comunque di regalare passione, ma quest'anno ADV si è ritrovato a passeggiare tra meno tifosi rispetto all'anno scorso. E lo stesso scetticismo figlio del passato girone di ritorno avrà bisogno di ulteriori movimenti di mercato per essere scacciato. 

PAULO SOUSA - Ha cominciato indiscutibilmente "tirato", tanto più con quelle parole in conferenza stampa in cui limitava il suo ruolo soltanto al campo. Ha concluso senza sbilanciarsi, nè sugli obiettivi, nè sul futuro dei "big". Sorvolando su qualche passaggio curioso (la scoperta dell'arrivo di Cognigni solo attraverso le domande dei cronisti, per citarne uno) lo stesso Sousa sembra aver cambiato atteggiamento anche con i media, ma più all'interno di uno schema prefissato che non per eventuali sassolini da togliersi dalle scarpe. La società, intanto, fa sapere di voler continuare assolutamente con lui, anche perchè per far crescere i giovani in rosa è probabilmente il miglior tecnico possibile. Il campo, poi, dirà come si strutturerà il suo futuro. 

GLI ALLENAMENTI - Qualcuno in particolare si è lamentato per qualche giorno di riposo di troppo. Sousa ha fatto lavorare molto la sua squadra nella prima settimana, allentando la presa nei secondi sette giorni. Prendendo in prestito le parole di Alonso non va tralasciato il lavoro in palestra, mentre Sousa ha raccontato di non aver avuto bisogno di lavoro extra visto lo stato di forma con il quale si sono presentati i singoli. Quanto ai cosiddetti carichi nelle gambe solo il campionato potrà fornire risposte certe, magari proprio nel prossimo girone di ritorno. Certamente l'organizzazione extra allenamenti (Village e disponibilità ai contatti con la tifoseria) quest'anno ha funzionato molto bene, con uno spazio vicino al centro sportivo spesso ricco di eventi e ben gestito.

I SINGOLI - Per capire dove potrà arrivare questa squadra servirà attendere la fine del mercato. La tesi di Sousa è più che condivisibile, tanto più contando il gruppo "Virtuale" con il quale il portoghese è partito per le Dolomiti. Eppure qualcuno ha saputo mettersi in luce. Zarate lancia messaggi incoraggianti per voglia e spirito di sacrificio, Ilicic conferma invece di avere sempre colpi importanti. Il giovane Hagi appare acerbo sotto l'aspetto fisico, ma in prospettiva il profilo è più che interessante, mentre di Vecino e Borja Valero c'è da fidarsi in vista del prossimo futuro. A prescindere dai moduli (il 4-2-3-1 il più utilizzato) anche l'altro figlio d'arte Chiesa (destinato alla prima squadra) può rivelarsi una lieta sorpresa. Da rivedere la fase difensiva del volto nuovo Diks, i tempi di Schetino e il posizionamento di Bagadur, così come la tenuta mentale di Lezzerini incappato in un brutto errore contro il Trapani. Di Babacar difficile parlare viste le assenze in amichevole e il rientro dall'infortunio. Rossi, per forza di cose, merita un capitolo a parte.

PEPITO - Il suo mancato saluto ai tifosi è indice di una storia ancora tutta da scrivere. La Fiorentina vuole ripartire da lui, ma Sousa non può garantirgli il posto da titolare. Anche per questo Rossi ha più di un dubbio è la tentazione di andarsene non è del tutto sparita. Il mercato è lungo e si preannuncia imprevedibile, ma certamente il futuro del numero 22 viola è centrale nelle ambizioni della squadra e anche nell'umore dei tifosi che in lui vedono (giustamente) il miglior talento del gruppo. 

CORVINO E IL MERCATO - E' Pantaleo Corvino il primo e unico garante. Per la squadra, per Sousa, per i tifosi. Se lo scetticismo di cui sopra tocca tutto il mondo viola, il "Corvo" resta il più acclamato. Non è un caso che nella nottata di venerdì rimbombasse un po' ovunque il "bentornato" dei sostenitori. Chiuso l'affare Toledo (più complicato di quello di Gomez, tanto per intendersi) e ulteriormente da definirsi il diritto di riscatto di Tello destinato a tornare in viola, Corvino può davvero fare di tutto nelle prossime settimane. Tanto più se il mercato dovesse stravolgersi per i soldi piovuti a Napoli dopo la partenza di Higuain e se, come probabile, ai nomi di Juninho, Rekik e Van Beek se ne dovessero aggiungere altri. 

ADV, COGNIGNI E UNA PASSIONALITA' DA RICOSTRUIRE - Le celebrazioni per i 90 anni dalla nascita del club sono una buonissima occasione per riparare agli errori del passato e provare a ricostruire un rapporto fondamentale. Lo scetticismo c'è ed è inutile negarlo. La Fiorentina è un patrimonio di Firenze ed è dai fiorentini (e dal passato viola) che la Fiorentina deve ripartire. Le occasioni non mancano, a Moena sono comunque arrivate parole importanti e buoni propositi per il futuro. L'auspicio è che dalle parole si passi ai fatti, e che le promesse vengano mantenute. 

MARKETING, SPONSOR E STADIO - Che la Fiorentina si auguri di avere uno stadio non è una novità. L'ottimismo che regna sull'argomento nemmeno, però è indiscutibile che ci sia ancora molto da fare. La Mercafir resta un rebus tutto da decifrare anche se la dead line per la presentazione del progetto resta fissata per la fine dell'anno. E comunque, dall'eventuale via ai lavori, serviranno almeno altri 4 anni. Ecco perchè per la crescita della società, in assenza di investimenti iperbolici sul dettati da più di un motivo, l'unica via è il marketing. Portare il fatturato a 150 milioni di euro è l'obiettivo a medio e lungo termine. Per questo è arrivata la nuova C.F.O. Alessandra Sartor, e anche per questo l'accordo con la Vorwerk sembra ormai prossimo. Dodici i milioni destinati ad entrare nelle casse viola nei prossimi tre anni, senza contare che sulla maglia del prossimo anno potrebbero esserci un altro sponsor oltre ad una terza collaborazione per il cosiddetto retrosponsor sulle maglie dei giocatori.