PRESIDENTI A FV, FERRERO O ADV? MEGLIO IL N°1 VIOLA

01.11.2014 10:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
PRESIDENTI A FV, FERRERO O ADV? MEGLIO IL N°1 VIOLA

Due modi di vivere, di intendere e di interpretare il calcio totalmente diversi. La sfida di domani pomeriggio tra Sampdoria e Fiorentina mette davanti oltre a due formazioni che lotteranno fino alla fine per i piani alti della classifica, due presidenti come Massimo Ferrero ed Andrea Della Valle. Due numeri uno uniti dalla passione per il loro club e per il mondo del pallone in generale ma totalmente agli antipodi per ciò che riguarda tutti gli aspetti di contorno, dal rapporto coi media fino a quello coi tifosi. Da un lato l'eccentrico e vulcanico presidente blucerchiato, produttore cinematografico approdato in Serie A da meno di dodici mesi e già prolifico benefattore di siparietti e sketch televisivi con le emittenti più disparate che hanno già fatto impazzire il web, dall'altro il sempre pacato Andrea Della Valle, pilastro della moda italiana e mondiale le cui intemperanze davanti alle telecamere si contano, in dodici anni di calcio, sulle dita di una mano. Chi scegliere tra questi due modelli di presidente così opposti? Firenzeviola.it lo ha chiesto direttamente a tre "colleghi" di Ferrero e ADV, ovvero a tre numeri uno della Serie B: Tiziano Cùnico (presidente del Vicenza), Walter Taccone (presidente dell'Avellino) e alla giovane Valentina Maio (presidente della Virtus Lanciano):

Tiziano Cùnico (Vicenza): "Personalmente io ho un modo di vivere il calcio tutto particolare: prima di agire, penso sempre a quello che sto per fare e mi freno se ritengo di muovermi in modo troppo impulsivo. Mi impongo sempre delle regole che non devono mai essere scavalcate. Ad esempio, per me lo spogliatoio è una dimensione sacra: io non ci metto mai piede perché so che darei fastidio al lavoro del mio allenatore. Faccio questa lunga premessa per dire che a mio avviso un personaggio come Massimo Ferrero - e lo dico con rispetto - è totalmente esterno ed estraneo al mondo del calcio, mentre invece credo che Andrea Della Valle sia giustamente considerato un modello per stile e classe da seguire ed imitare: ADV è uno che parla poco, ma lo fa in modo netto e chiaro quando serve".

Walter Taccone (Avellino): "Ogni presidente deve rappresentare nella sua persona i valori di lealtà e sportività e sotto questo aspetto sono certo che sia Ferrero che Della Valle siano due figure molto positive per il nostro calcio. Nel contempo però io, come ogni presidente di club, ho una mia filosofia su come gestire la società e ritengo sotto questo aspetto di avvicinarmi molto di più a quella che è la linea di pensiero della Fiorentina. Io tengo molto ad esempio alla valorizzazione del settore giovanile e dei giovani in generale e vedo con piacere che anche i viola con un ottimo tecnico quale Montella stanno seguendo la stessa strada, con ragazzi di grande prospettiva come Babacar e Bernardeschi. Ben venga quindi la figura di Della Valle e la filosofia sportiva della Fiorentina".

Valentina Maio (Virtus Lanciano): "Penso che ciascun presidente abbia il diritto di vivere il calcio nella maniera che preferisce, sia lasciandosi andare ad intemperanze e manifestazioni di gioia come nel caso di Ferrero sia mantenendo un aplomb impeccabile come fa spesso Andrea Della Valle. Non sta a me giudicare. Certo, in qualità di presidente se dovessi scegliere un modello a cui ispirarmi penso che quello che la famiglia Della Valle ha fatto a Firenze e nel calcio italiano sia sotto gli occhi di tutti, mentre su Ferrero ancora non mi sento di dare opinioni visto che questo imprenditore è nel mondo del calcio da poco tempo".