L'EX COLLABORATORE DI MARAN A FV, PRONTO PER FIRENZE. LA SUA DOTE...

Esclusiva di Firenzeviola.it
29.04.2016 19:20 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
L'EX COLLABORATORE DI MARAN A FV, PRONTO PER FIRENZE. LA SUA DOTE...
FirenzeViola.it
© foto di Federico Gaetano

Domani Rolando Maran potrebbe affrontare per la prima volta in modo concreto il suo futuro. Non è un mistero infatti che la Fiorentina, nel caso in cui Sousa a fine anno decidesse di lasciare Firenze, avrebbe messo in cima alla sua lista dei desideri per la panchina l’attuale tecnico del Chievo, già cercato questa estate prima dell’arrivo del portoghese (era considerato il “piano B” qualora qualcosa fosse andato storto). Adesso però il nome di Maran è tornato prepotentemente di attualità e già domani sera, nel match contro i viola, l’allenatore trentino vorrà dimostrare tutto il suo valore sotto gli attenti occhi della dirigenza gigliata. Per conoscere a fondo, dunque, Rolando Maran, Firenzeviola.it ha contattato il suo collaboratore tecnico ai tempi del Varese Stefano Bettinelli, col quale Maran condivise una clamorosa cavalcata che portò i lombardi in finale play-off contro la Sampdoria.

Bettinelli, che ricordo ha del Rolando Maran allenatore del Varese?
“Rolando è una splendida persona, lo sento spesso in questi ultimi tempi anche perché ho mantenuto con lui un ottimo rapporto. Quell’anno facemmo qualcosa di magico, di cui Rolando fu il più grande protagonista. Da quell’anno è iniziata la sua meritata ascesa”.

La stupisce che un club come la Fiorentina si sia interessata a Maran?
“No, affatto. Rolando è un professionista a tutto tondo. È preparato come pochi nel panorama della Serie A e sia la storia che i risultati parlano per lui. Penso che sia pronto per affrontare un’avventura come quella sulla panchina della Fiorentina: ha tutte le carte in regola per farlo e se lo meriterebbe alla grande”.

Qual è a suo avviso la dote più importante di Maran?
“La personalità nel gestire lo spogliatoio, assolutamente. Rolando non divide mai il gruppo tra figli e figliastri ma tratta tutti allo stesso livello. Che siano big o giovani aggregati alla prima squadra. Dà poche regole ma vuole che queste siano rispettate in modo incondizionato. A Firenze non avrebbe problemi ad inserirsi coi vari Gonzalo e Borja Valero”.

È un allenatore in grado anche di far crescere i giovani?
“L’anno di Varese, quando arrivammo al 5° posto, la nostra squadra era composta da un mix di giovani e vecchi. Rolando li fece ruotare indifferentemente valorizzando alcuni importanti talenti, tra cui Giuseppe De Luca che fu il nostro capocannoniere stagionale”.