L'ANONIMATO

02.05.2016 00:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
L'ANONIMATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico Gaetano

Finale anonimo è dir poco. Il retropensiero di un ultimo sussulto arrivato solo ed esclusivamente dinanzi alla Juventus si è di nuovo materializzato con un pareggio dal retrogusto amaro. Niente che la tifoseria non avesse già vissuto nel passato recente, ma certamente reso ancora più deludente proprio da quell'ultimo guizzo d'orgoglio apparso con i bianconeri, e poi di nuovo sparito.

La certificazione di un gruppo che ha mollato è arrivata a Verona, confermando come il finale di stagione sia stato scritto con pessima calligrafia e soprattutto con ancor peggiore anticipo. Le dinamiche da cambiare, la cultura da rinnovare all'interno della società, e gli altri concetti ripetuti da Sousa (che si riferissero al futuro o meno) si scontrano con una squadra caduta sulla terra dopo mesi di voli ad altissima quota. 

Ma quel che più delude è il diabolico perseverare nell'apatia di gioco che non paga più, nel possesso palla sterile, nell'assenza di verticalizzazioni e in una prevedibilità di gioco che sta rendendo questo finale di campionato una vera e propria agonia. Quasi che in una deprimente classifica degli errori e dei danni, adesso, tecnico e squadra volessero scalare posizioni per contribuire ulteriormente alla demolizione di una stagione già virtualmente chiusa.

Anche perchè il collettivo, quel senso di gruppo che comunque aveva fatto da collante e da propulsore per il girone d'andata, oggi sembra completamente evaporato. Con una lista dei rigoristi che non conosce regole, con giocatori che mal digeriscono i richiami dalla panchina (leggere alla voce Ilicic) e con fasce da capitano che circolano in uno spogliatoio dove, come del resto in società, sembra mancare un riferimento e un richiamo pienamente rivolto all'identità fiorentina. D'altronde, da mesi, anche la squadra viola, tristemente in linea con la società, è diventata anonima.