IL GIORNO DEI SALUTI

28.07.2015 11:15 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
IL GIORNO DEI SALUTI
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© foto di Giacomo Morini

È il giorno di Mario Gomez, quello del definitivo addio alla Fiorentina. Potrebbe infatti concretizzarsi già oggi il nero su bianco tra la Fiorentina ed i turchi del Besiktas, con il tedesco che già da tempo ha dato il suo sì ai bianconeri del Bosforo per il trasferimento a titolo definitivo almeno per i prossimi tre anni. Resta solo da convincere la Fiorentina, che dal suo numero 33 - nonostante due anni praticamente disastrosi - si aspetta comunque di ottenere una cifra piuttosto alta, compresa tra i 6 e gli 8 milioni di euro. Una minusvalenza notevole (se si pensa che due estati fa, il panzer fu pagato 15 milioni più bonus dal Bayern) che però in ogni caso libererà il club di Viale Fanti da un fardello notevole, quello dell’ingaggio di Gomez, che sul prossimo bilancio sarebbe andato a pesare in modo forse eccessivo.

Per SuperMario del resto, le cose andranno addirittura meglio in Turchia. Perché se a Firenze in questi due anni Gomez aveva ricevuto altrettanti bonifici complessivi da 4,5 milioni di euro, nella Superliga turca il suo ingaggio andrà addirittura ad aumentare: i bianconeri infatti hanno già trovato l’accordo per garantire al “torero” uno stipendio netto di 5,5 milioni, un ingaggio da vero nababbo che farà di Mario Gomez il giocatore più pagato di tutta la Turchia. Quasi un paradosso, se si pensa che in questi due anni il suo rendimento è stato quantomeno sotto le attese di tutti e che la sua integrità fisica è notevolmente diminuita rispetto alle prestazioni che tutti avevano ammirato in Bundesliga. Mario quindi saluta Firenze. E lo fa - ne siamo certi - con l’immenso rimpianto di non aver potuto soddisfare completamente quella bolgia di 25.000 anime che quel 15 luglio 2013 lo avevano atteso e poi osannato per ore ed ore sotto il sole cocente. Per lui è già pronto un aereo privato in direzione Istanbul e se tutto andrà per il verso giusto, domani Gomez sarà già in Turchia.