FALSE PARTENZE

29.11.2016 17:00 di  Dimitri Conti   vedi letture
FALSE PARTENZE
FirenzeViola.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Venti minuti, e la Fiorentina era già sotto di tre reti. Si può dire con grande tranquillità che quella di ieri sera contro l'Inter sia stata la peggior partenza in stagione della squadra gigliata. Ma si può dire con altrettanta sicurezza che non sia l'unica. Anzi, che quello di sbagliare l'approccio sia purtroppo un attributo ben incollato sulle divise viola dei calciatori che difendono la maglia della Fiorentina. Andiamo a ripercorrere tutte le false partenze degli uomini di Sousa fin qui. La prima volta non si scorda mai, e in questa stagione il primo approccio sbagliato risale al 21 settembre, in quel di Udine. La Fiorentina si ritrovò sotto prima della mezz'ora per la rete di Duvan Zapata, salvo trovare poi l'immediato pareggio con Babacar. Appena otto giorni e si sono ripresentati i sintomi in Europa League, contro gli azeri del Qarabag. Inizio stentato, e molteplici rischi, salvo poi mandare in discesa la partita grazie all'espulsione che ha lasciato in dieci gli ospiti. Altri tre giorni, ed è la volta della seconda caduta torinese, dove si conferma il trend: un quarto d'ora e Iago Falque apriva le danze, indirizzando la sfida sui binari granata.

Rotondissima la vittoria in terra sarda (3-5), ma anche su quell'affermazione ci sono legittimi dubbi di un approccio molle, e distratto, dato che i sardi trovarono il vantaggio dopo pochissimi istanti di gara, andando vicini all'immediato raddoppio con Di Gennaro. Poi la Fiorentina seppe rialzarsi, ed invertire la storia di quella sfida. Ma non sempre è così, e i blackout si sono rivisti. Anche in una situazione di punteggio all'apparenza rotonda ed incontrovertibile come quella del derby toscano, si sono nascoste questo tipo di insidie. L'Empoli iniziò meglio, salvo crollare poi tutto insieme sul più bello. E poi, le ultime due, ancora troppo fresche per essere dimenticate: PAOK e Inter. Con i greci un inizio inspiegabile, quasi ad aver sottovalutato l'avversario, mentre un discorso così non può essere applicato per l'Inter. Tre gol in meno di venti minuti fanno preoccupare, così come i ripetuti approcci sbagliati ai quali Sousa dovrà irrimediabilmente porre fine.