DRITTI PER LA PROPRIA STRADA

06.07.2015 13:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
DRITTI PER LA PROPRIA STRADA
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Non sono mancate le bordate nemmeno in una torrida domenica d'estate. Con la città in piena ebolizzazione termica, schiacciati da un'afa ingestibile, sono arrivati cinguetii del consigliere Panerai che, in linea con i toni degli ultimi giorni, è partito all'attacco. Obiettivo del dirigente: quella stessa Inter che, si diceva, da sempre risiedeva nelle simpatie della famiglia Della Valle. Vien da pensare quasi maliziosamente, si fosse trattato della Juve degli Agnelli, che cosa sarebbe potuto accadere...

Ma al di là dei retropensieri, restano le parole pesanti. E le prese di posizione ("non concordate" come si legge nel comunicato del club viola) in una vicenda che può ancora regalare sorprese, visto che la Fiorentina andrà avanti per la propria strada con la convocazione dell'egiziano per il ritiro. Ma mentre lo stesso Salah torna a twittare in modo enigmatico, il consigliere Panerai non le ha mandate a dire all'Inter. Accusanto di comportamento scorretto il club nerazzurro per i contatti con lo stesso Salah, con tanto di botta e risposta via comunicati.

Posto che nel merito l'intervento può anche suonare come dovuto e tempestivo, è in ordine pratico che la tesi scricchiola. Anche soltanto confrontando l'arrivo del tecnico Sousa, contattato prima che il Basilea ne fosse a conoscenza, e alla fine strappato agli svizzeri con un anno di anticipo sul contratto. Un esempio probabilmente solo ultimo in termini di cronologia, visto che altri predecessori (immaginiamo) devono aver ricevuto le avances dei viola prima delle proprie società.

Una dinamica che mostra come il club viola ancora una volta scelga "le proprie maniere" andando contro consuetudini di fatto esistenti da sempre nel mondo del pallone (piaccia o meno). Un tirar dritto per la propria strada che si rispecchia nei confronti tesi con tecnici, giocatori trattenuti e battaglie legali come quella che si preannuncia su Salah. Senza tener conto di altre dinamiche, come quelle per esempio utili a creare e consolidare il feeling con la propria tifoseria per realizzare davvero un apporto da dodicesimo uomo.

Anche su questo aspetto d'altronde, è la stessa Fiorentina a portare avanti strategie (anche e soprattutto comunicative) che, a scadenze regolari, comportano il distacco dai propri tifosi. Se l'avvio dell'era Montella era coinciso con una maggiore apertura, vien da domandarsi perchè si sia andati in direzione opposta negli anni successivi. Al pari delle attuali promesse, rilanciate dallo stesso Sousa e sottolineate poi da Guerini (che curerà questi aspetti), da mettere alla prova già tra 24 ore a Moena. In ritiro. Perchè se la Fiorentina continua a tirare dritto sulla propria strada c'è anche il serio rischio di continuare a commettere gli stessi errori.