DOMINIO IN CAMPO, NEI NUMERI E DALLA PANCHINA: IL SOGNO VIOLA PROSEGUE

19.04.2024 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
DOMINIO IN CAMPO, NEI NUMERI E DALLA PANCHINA: IL SOGNO VIOLA PROSEGUE
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Sembrava tutto apparecchiato per un’altra nottata da incubo. In stile Glasgow Rangers (tragica semifinale di Coppa Uefa del 2008 persa ai calci di rigore, a un soffio dalla finale di Manchester). E invece la Fiorentina, con grinta, con merito e con la forza delle idee (determinanti i cambi di Italiano a fine secondo tempo e a inizio secondo tempo supplementare), ha vinto con merito la sfida contro il Viktoria Plzen e ha strappato per il secondo anno consecutivo il pass per le semifinali di Conference League. Mai, nella quasi centenaria storia viola, era accaduto che la squadra viola si qualificasse per due edizioni di fila al penultimo atto di un torneo Uefa. Impresa riuscita, invece, in una (insolitamente) fredda serata di metà aprile.

SOLO PULLMAN. E dire che già nel corso dei tempi regolamentari Biraghi e soci avrebbero meritato di godersi il semaforo verde. Il coefficiente xG, del resto, al 96’ parlava chiaro: 2.54 per la Fiorentina, 0.01 per il modestissimo Viktoria Plzen, capace di incutere “timore” ai padroni di casa con un paio di traversoni nel primo quarto d’ora e poi di mettere in atto l’unico concetto di gioco preparato per la serata del Franchi dal vetusto Koubek: pullman davanti alla difesa e via andare, anche dopo la sacrosante espulsione di Cadu. Tutto molto brutto. E noioso. 

NUMERI AL TOP. Per una Fiorentina che, dopo il gol di Gonzalez (che ha interrotto un digiuno da gol di 67 giorni e che in Europa non andava in gol addirittura dal 30 novembre contro il Genk) e quello di Biraghi - che altruismo, Ikoné! - ha chiuso con un possesso palla del 73% e i seguenti, schiaccianti, numeri: 3.66 di xG, 35 tiri di cui 9 nello specchio della porta (0 quelli dei ciechi) oltre a 19 calci d’angolo (a 2).

ORA UN SOGNO. Adesso, in semifinale, ci sarà Club Brugge, in una doppia gara (andata il 2 maggio a Firenze, ritorno il 9 in Belgio) che potrà dare alla squadra di Italiano la chance di tornare ancora una volta in finale, come ha chiesto la Curva Fiesole al termine della partita di ieri: “Fiorentina, portaci ad Atene” è stato lo slogan scandito dal tifo organizzato. Un sogno, oltre che una speranza.