BYE BYE FENOMENO

23.06.2011 18:30 di  Tommaso Loreto   vedi letture
BYE BYE FENOMENO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

C'è quasi da stupirsi per l'inevitabilità con la quale arriva la notizia. In tempi di allenatori a metà strada fra Firenze e Milano, e sfide da raccogliere per il futuro, l'annuncio che ufficializza la fine della storia fra Mutu e la Fiorentina rischia quasi di passare inosservato. Per Mutu due anni di contratto, con opzione sul terzo, a Cesena. Una rinascita professionale che lo porterà a caccia della salvezza con i romagnoli, già reduci da un'annata che ha avuto comunque del miracoloso.

Mutu lascia Firenze dopo 5 anni, 143 presenze e 69 reti fra campionato, coppe europee e coppa Italia. Numeri da fuoriclasse che ben raccontano cosa è stato capace di far vedere sul terreno di gioco il "Fenomeno" di Calinesti. Uno che, per intendersi, alla prima stagione in viola, nel 2006 al fianco di Toni, timbrò il cartellino ben 16 volte. Probabilmente il giocatore più forte dell'era Della Valle, sicuramente il più dotato tecnicamente, con tutto il rispetto dovuto ai compagni che lo hanno preceduto e succeduto. Ma vedere Mutu solo negli allenamenti era qualcosa di diverso che vedere un semplice calciatore.

Tanto forte in campo, quando instabile fuori. Inutile ripercorrere tutte le vicende extracalcistiche che lo hanno visto protagonista. Altrettanto inutile ricordare quante di queste vicende siano tutt'ora aperte, dalla maxi multa del Chelsea alla vicenda del cameriere Berat sino alla squalifica di 9 mesi, scontata, per doping. Mutu ha fatto parlare in ogni modo di sè. In termini entusiastici quando le cose giravano bene sull'erba, con ferme condanne quando tutto sembrava crollare.

Oggi, per Mutu, una nuova rinascita, una nuova sfida, una nuova occasione. E l'augurio di chi lo ha applaudito a tratti a scena aperta, non può che essere quello di tornare a far parlare di sè solo e soltanto con i gol e con le giocate da funambolo di cui è capace. Un augurio diverso, invece, giriamo alla Fiorentina stessa. Perchè se è vero che oggi se n'è andato un giocatore che, ahinoi, non era e non poteva essere più funzionale  al progetto, è altrettanto vero che trovare un sostituto di Mutu (alle condizioni del club viola) è impresa da "Fenomeni" del mercato. E con questa partenza, e Corvino a Milano, verrebbe da pensare che, adesso, la strada per Cassano è l'unica percorribile per ritrovare quell'imprevidibilità in campo che cambiava le partite.