MARCOS ALONSO, Buon sangue non mente

25.05.2013 12:16 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
MARCOS ALONSO, Buon sangue non mente
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© foto di Federico De Luca

Marcos Alonso Mendosa, classe 1990, ma dato che il suo giorno di nascita (28 dicembre) è quasi da considerarsi come un 1991. Terzino sinistro di scuola Real Madrid, con una carriera appena iniziata ma con un futuro molto promettente, visti anche i risultati sportivi dei suoi parenti. Il nonno, Marcos Alonso Imaz, fu un difensore esterno, a volte utilizzato anche nel ruolo di centrale, ha disputato ben 158 presenze nel Real Madrid, dal 1954 al 1962, con un palmeres di tutto rispetto grazie ai 5 campionati spagnoli vinti e altrettante coppe dei campioni, oltre ad una coppa intercontinentale e ad una coppa di Spagna. Ma non finisce qui, perché il padre di Marcos Alonso, prossimo terzino sinistro della Fiorentina, ha calcato le stesse orme di suo del suo rispettivo papà, anche se la sua carriera da calciatore lo ha visto indossare le maglie delle rivali storiche del Real Madrid, ovvero quella dell’Atletico, 119 presenze, e quella del Barcellona, 124 gare disputate.

Adesso è arrivato il turno del terzino mancino attualmente in forza al Bolton. Esterno difensivo mancino, Marcos Alonso ha esordito nel massimo campionato spagnolo con la maglia del Real Madrid, durante la trentesima giornata della Liga 2009/2010, nella gara tra le Merengues e il Racing Santander terminate 2-0 per i Blancos. Nella stagione successiva, esattamente il 27 luglio 2010, Alonso si è trasferito al Bolton, con il quale ha disputato 4 gare in Premier League nella sua prima stagione, 5 nella seconda, e 19 in quella attuale, con il Bolton che però sta disputando la Championship,il campionato corrispondente alla nostra serie B.

La sue potenzialità in campo sono ancora tutte da decifrare, Pradè e Macia si sono assicurati le sue prestazioni a partire dal prossimo 30 giugno, quando il suo contratto con la società inglese scadrà. Sarà lui l’alternativa a Pasqual per la prossima stagione, nella speranza che possa riuscire a seguire le orme dei suoi avi in modo da far tornare la Fiorentina alla vittoria di un trofeo che manca ormai da troppo tempo.