FERNANDEZ, La scheda del centrocampista

25.07.2012 20:36 di Marco Sarti   vedi letture
FERNANDEZ, La scheda del centrocampista
© foto di Firenze Viola

Matías Ariel Fernández Fernández, detto "Mati" nasce a Buenos Aires il 15 maggio del 1986. Nasce in Argentina, dunque, a Buenos Aires, ma è naturalizzato cileno, quindi è compagno di Nazionale dei vari Vidal, Isla e Pizarro, già protagonisti del campionato di Serie A. Si trasferisce a La Calera, Cile, con la famiglia a soli quattro anni. Inizia a giocare proprio nella città di La Calera e, a soli dodici anni, si trasferisce nel settore giovanile della migliore squadra cilena, il Colo Colo. Debutta in prima squadra a soli diciassette anni, da predestinato, contro l'altra grande squadra del paese sudamericano, l'Universitad de Chile. Dal 2004 al 2006 fa sfaceli con il Colo Colo, tanto da essere nominato miglior giocatore sudamericano del 2006 e tanto da segnare ben nove gol in sei gare nella Copa Sudamericana sempre di quella stagione.

L'anno successivo tenta l'avventura in Europa al Villareal come uno delle promesse più luminose del calcio mondiale, viene pagato nove milioni di Euro ma non mantiene le promesse. Col "Submarino Amarillo" gioca due anni, dal 2007 al 2009, collezionando settantuno gare e sette gol. Nel 2009 passa, per meno della metà dei soldi pagati dal club spagnolo, allo Sporting Lisbona. Coi biancoverdi portoghesi gioca molto confermandosi però un calciatore di grandissimo talento ma con limiti di realizzazione. Il ragazzo cileno può ricoprire più ruoli in attacco. Può giocare come centrocampista offensivo o trequartista, come attaccante esterno o centrale e anche come interno in un centrocampo di grande qualità. Proprio la sua duttilità lo ha forse limitato perché non ha mai trovato una collocazione tattica definitiva. Ragazzo di grande talento tecnico, ottimo piede e grandissima propensione alla giocata, resta qualche dubbio sulla sua rapidità, non eccelsa. Resta, a ventisei anni suonati, una promessa, un grandissimo talento senza la definitiva maturazione. Adesso sembra arrivato per lui il momento della definitiva consacrazione, in Portogallo è diventato un idolo.